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Quali sono i tipi di contratti di locazione o di affitto?

Pubblicato da Antonio Setola il 13/06/2022
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Abbiamo trattato in un articolo specifico cosa si intende per contratto di locazione oltre ad evidenziare la differenza tra locazione ed affitto. Ora, invece, elenchiamo quali sono ed in quale fattispecie vengono utilizzati.

Come hai potuto vedere sul nostro portale, abbiamo l’opportunità di registrare diversi contratti, ma quali sono e quando occorre stipulare l’uno o l’altro?

Possiamo distinguere i contratti di locazione in due grandi sottogruppi: di natura abitativa oppure di natura non abitativa o commerciale.

Troviamo nei contratti stipulabili di natura abitativa i seguenti:

  • contratto ad uso abitativo ordinario la cui durata è quadriennale rinnovabile di ulteriori quattro anni;
  • Contratto ad uso abitativo ordinario avente carattere transitorio la cui durata non deve superare i 18 mesi (con un minimo di uno), deve evere una giusta motivazione e non è rinnovabile;
  • Contratto ad uso abitativo ordinario avente carattere transitorio per studenti universitari, la cui durata è da 6 a 36 mesi.

Entrambe le scritture possono avere un canone concordato secondo i patti territoriali del comune di riferimento (o quello limitrofo) ed in questo caso parleremo di contratto abitativo a canone concordato, la cui durata, nel caso abbia carattere transitorio resta massimo 18 mesi, in difetto il periodo stipulabile è di un triennio con rinnovo biennale (in gergo 3+2).

Nei contratti avente natura non abitativa o commerciale, la durata viene quantificata dal legislatore con un periodo minimo di 6 anni con rinnovo di pari durata. In questa fattispecie troviamo:

  • Contratto ad uso non abitativo ordinario di immobili che ricadono nella categoria A;
  • Contratto ad uso commerciale di immobili che ricadono nelle categorie C1 e C3;
  • Contratto ad uso deposito o autorimessa di immobili che ricadono nelle categorie C2 e C6;

Per le residuali categorie catastali (tranne quelle a valenza pubblica o ad uso specifico), viene applicata la forma dei contratti di cui sopra.

Quando parliamo invece di contratti di affitto ed in generale di fondi rustici, terreni, cave ed affini, il periodo sancito dal legislatore è non meno di 15 anni, rinnovabili per pari periodo secondo esigenze. Fatto salvo il limite massimo di durata di un contratto, fissato in 30 anni, non esiste un limite per la durata minima tranne quella atta a consentire il ciclo dell’annata agraria.

Le durate standard dei contratti sopra menzionati possono essere derogate per motivata ragione.

In questo articolo ci siamo fatti una idea di quali sono i contratti di locazione ed affitto, la loro durata e l’applicabilità.

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